asseverazione documenti

La digitalizzazione del mondo ha trasformato l’incubo dei “fogli volanti” nel loro equivalente formato PDF, ma sfortunatamente la seccatura della burocrazia continua ad imporci una bella nuotata in un mare di scartoffie…se pure virtuali.

Nella fattispecie, oggi parliamo di documenti legali e di quanto sia cruciale la chiarezza di quest’ultimi se si varca il confine del proprio paese e di conseguenza ci si imbatte in una nuova lingua, o al contrario, se sono questi a dover servire in Italia.

Che la traduzione giurata si possa chiamare anche asseverata non è indispensabile da sapere, ciò che invece deve interessarti è che si tratta di una traduzione certificata e ufficializzata da un funzionario giudiziario. Tramite la sottoscrizione di un verbale di giuramento infatti, il traduttore si assume la responsabilità civile e penale dell’affidabilità e precisione del documento da lui prodotto, che dunque assume a tutti gli effetti un valore legale. Data quindi la sua natura di atto registrato dall’Ufficio Asseverazioni del tribunale firmato e timbrato pagina per pagina, assume degli specifici connotati che verranno qui immediatamente elencati per aiutarti a capire meglio di cosa stiamo parlando:

  • In questo caso abbiamo a che fare con certificati di nascita e/o morte, penali, di residenza, di matrimonio, testamento, contratti, atti notarli, costitutivi o societari, acquisizioni e fusioni, dichiarazioni, statuti, procure, documenti per il ricongiungimento familiare, per la regolarizzazione di lavoratori stranieri, di circolazione e patenti, documentazioni tecniche, ecc;
  • Devono essere permanentemente allegati al documento originale, quindi quello nella lingua di partenza;
  • La validità di tale documento si attesta sia tramite la compilazione dei dati anagrafici del traduttore e sia dall’inserimento delle apposite marche da bollo di 16€ per ogni 100 righe (con eventuali esenzioni in casi specifici.);
  • Questa procedura standard può logicamente subire lievi variazioni in base alle specifiche regole dettate dal tribunale a cui si fa riferimento e che ovviamente bisogna rispettare;

certificato di accuratezza

Passiamo ora alla certificazione: in questo caso si firma un Certificato di Accuratezza della Traduzione da affiancare al testo originale in lingua straniera, timbrato e firmato dal traduttore o dall’agenzia di traduzione selezionata per svolgere la mansione. La differenza sostanziale tra il primo documento e quest’ultimo risiede nel valore legale: la certificazione non lo possiede e il traduttore non si carica di nessuna responsabilità penale circo la validità del certificato, ma si impegna unicamente a certificare la fedeltà e l’attendibilità della traduzione.

qualità della traduzione

Ora che abbiamo spiegato i due termini, possiamo passare ad un altro tipo di informazione che sicuramente potrà tornarti utile se hai deciso di leggere questo articolo, e cioè come presentare il documento. Innanzitutto, la scelta migliore è sempre quella di fornire l’originale o una copia conforme (ottenibile in comune) al traduttore, assicurarsi che non necessitano di Apostille e in caso contrario, provvedere per ottenerla. Se il certificato che necessita di questa è firmato da un funzionario comunale, la firma sarà depositata in prefettura; se invece a firmarlo è un notaio, allora la firma sarà depositata in Procura.
Per concludere, sia la certificazione che l’asseverazione necessitano in ogni caso di una fase preventiva nella quale si garantisce la qualità della traduzione e dunque a seconda del suo stato può subire interventi e modifiche in seguito alla revisione e/o proof reading.